Leak: Svelata la lista dei primi titoli retrocompatibili con la OG Xbox

Durante l’E3 di quest anno, Microsoft annunciò che i titoli per la prima Xbox sarebbero presto diventati retrocompatibili per Xbox One, ricevendo un feedback più che positivo da parte del pubblico presente alla conferenza e non. Vennero anche annunciati due giochi che sarebbero stati tra i primi a godere della retrocompatibilità: Crimson SkiesFuzion Frenzy.
Ovviamente non ci si poteva aspettare una lista composta da soli due elementi e la gente ha fantasticato per mesi su quali e quanti altri titoli sarebbero sbarcati sulla piattaforma current gen. Ma adesso h0x0d, un ormai conosciuto leaker di Microsoft, ha condiviso su Twitter un’immagine che mostra le copertine dei primi dodici giochi che potranno essere giocati anche su Xbox One.

I titoli mostrati sono:

  • Bioware’s Star Wars: Knights of the Old Republic
  • Team NINJA’s Ninja Gaiden Black
  • Volition’s Red Faction II
  • Ubisoft’s Prince of Persia: Sands of Time
  • Rare’s Grabbed by the Ghoulies
  • Double Fine’s Psychonauts
  • Namco’s Dead to Rights
  • Zipper’s Crimson Skies
  • Blitz Games’ Fuzion Frenzy
  • Firaxis’ Sid Meier’s Pirates!
  • Terminal Reality’s BloodRayne
  • SNK’s The King of Fighters Neowave

Nonostante siano alcune delle colonne portanti della prima generazione Microsoft, non si è ancora parlato di un ipotetico ritorno dei primi due capitoli di Halo o del primo Fable o ancora di Forza Motorsport, che si spera vengano annunciati presto.




La terra di mezzo: L’ombra della guerra mostra enormi differenze grafiche tra Ps4 e Xbox One X

Seppur la Xbox One X non sia stata ancora ufficialmente rilasciata cominciano a comparire sul web numerosi face-off tecnici che comparano le prestazioni delle due console di punta Microsoft e Sony, Xbox One X e PS4 Pro. Nel caso di “La terra di mezzo: L’ombra della guerra”, sviluppato da Monolith, Digital Foundry ha rilasciato un video che mostra il gameplay del gioco sull’ultima versione della PS4 Pro e sulla Xbox One X della Gamescom. Si sono viste immense differenze sulla qualità grafica e nonostante ciò Monolith afferma che l’Xbox One X utilizzata non è ancora veramente completa, ma che potrà essere notevolmente migliorata.
In ogni caso, l’unica vera e propria differenza può essere trovata nella qualità delle texture, come potrete vedere nell’immagine qui sotto.

Stando a ciò che dice la Digital Foundry, le due opzioni che i giocatori possono scegliere sulla Xbox One X, ovvero qualità o risoluzione, portano alla stessa qualità delle texture. L’unica differenza è il filtraggio di tali, che è più basso con la scelta della risoluzione. Come ha detto Bob Roberts della Monolith all’E3 2017, scegliendo la risoluzione il gioco girerà a 2160p di default. Detto questo, la scelta tra qualità e risoluzione diventa abbastanza semplice. Scegliere la qualità, infatti, porta ad avere una migliore qualità del filtraggio texture e della qualità LOD. Attraverso questa opzione, il gioco girerà a 1980p, che è decisamente superiore ai 1620p della Ps4 Pro. Attivando la Dynamic Resolution, una delle opzioni assenti nella Ps4 Pro il gioco scalerà la propria risoluzione in base alla pesantezza delle scena. Selezionando la modalità “Quality” con il toggle Dynamic Resolution attivo la risoluzione oscillera dai 3360×1890 (che rimane sempre ben distante dal picco più basso di 1512p toccato dalla Ps4 Pro) fino ai 3840×2160 ovvero 4k nativi, il tutto mantenendo le migliorie della modalità qualità. Questo gioco sembra essere quello che mostra più differenze grafiche tra Xbox One X e Ps4 Pro. La domanda è se altri sviluppatori saranno interessati ad esplorare le piene capacità hardware dell’Xbox One X o meno. La nuova console uscirà il 7 Novembre.




Microsoft presenta il nuovo Fall Update di Xbox One

Microsoft ha pubblicato il nuovo aggiornamento di sistema per Xbox One: il Fall Update. Nel video presente in basso, Major Nelson ne mostra le caratteristiche principali. Una delle novità più importanti riguarda il restyling della dashboard che permetterà di avere i contenuti più utilizzati raggruppati in un unico posto. Vi è anche un incremento delle opzioni di personalizzazione: la schermata Home può infatti essere personalizzata aggiungendo nuovi spazi dedicati alle app e ai giochi, agli obiettivi dei propri giochi preferiti, agli amici e così via.
È stata inoltre migliorata la reattività della Guida, che adesso racchiude più sotto-menu chiamati flyouts e aggiunta una nuova app chiamata Xbox Assist che aiuterà l’utente in caso di difficoltà nell’utilizzo del sistema. Sono state infine aggiunte anche alcune novità rivolte ai futuri possessori di Xbox One X, come un elenco di giochi ottimizzati per la versione attuale della console o la possibilità di creare un backup del profilo con lo scopo di trasferirlo in modo intelligente e sicuro su un altra console e il supporto alle webcam prodotte da terze parti, che saranno compatibili anche con Skype.

 




Crash Bandicoot potrebbe arrivare su Nintendo Switch e Xbox

Si parla da tempo della temporaneità dell’esclusiva di Crash Bandicoot N. Sane Trilogy su PS4, e si sono spesso susseguiti rumor che vorrebbero il noto marsupiale sbarcare sulle console concorrenti. A corroborare queste ipotesi ci pensa adesso Keymailer – nota piattaforma tramite la quale creatori di contenuti su YouTube e Twitch possono  chiedere a publisher e sviluppatori codici dei giochi per recensirli – che ha messo in lista, fra le console disponibili per la richiesta della chiave, Xbox e Nintendo Switch, come riporta un utente Reddit.

Nessuna conferma ufficiale ma, insomma, a meno che non si tratti di un errore, le probabilità che la fine dell’esclusiva sia vicina sono alte. Non sarebbe la prima volta che Crash Bandicoot appare su una console Nintendo (è già stato su Wii, Nintendo DS e Game Boy Advance), ma stavolta tornerebbe con un titolo che ha già avuto enorme successo.
Non ci resta che attendere conferme o smentite dalla stessa Activision.




Moon Studios mostra migliorie nei tool di sviluppo di Ori and the Will of the Wisps

Ori and the Will of the Wisps, titolo annunciato per Xbox One e PC durante la conferenza Microsoft allo scorso E3 non ha ancora una data di rilascio, ma i produttori tengono a far sapere ai fan che lo sviluppo è tutt’altro che accantonato. Moon Studios ha infatti pubblicato un video su YouTube (visibile in basso) dove viene mostrato cosa c’è dietro la creazione del trailer di gioco, degli incontri coi vari personaggi e delle battaglie contro i boss.
Una mossa decisamente interessante, capace di attirare sia l’attenzione dei fan che aspettano con trepidazione una data di uscita che quella di tutti coloro che operano nel campo – o sono comunque appassionati – del game development, essendo spiegato nel video che il programma usato offre la più completa interattività e che quindi permette agli sviluppatori di lavorare in modo efficiente, ma sopratutto veloce; alcuni esempi dimostrano infatti come sia semplice modificare varie caratteristiche mentre le scene di gioco sono in corso.

Sembra inoltre che la produzione di questo titolo abbia fatto entrare alla Moon Studios un nuovo dipendente di nome Milton Guasti. Precedentemente alle prese con un fan remake di Metroid 2, lo scorso agosto il ragazzo si è unito al team per dedicarsi al level design di Ori and the Will of the Wisps.

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Il creatore di South Park parla di un possibile FPS dedicato al franchise

South Park non ha una grande storia nel mondo dei videogames. La serie animata esplode veramente in ambito gaming con South Park: Il Bastone della verità, e con South Park: Scontri di-retti in uscita proprio la prossima settimana. In una recente intervista con IGN, il co-creatore della serie Matt Stone si è espresso sul fatto che il genere RPG fosse quello che si adattava meglio per South Park.

«Amo il modo in cui abbiamo creato Scontri di-retti e Il Bastone della verità, dove tutto il concetto dietro questi giochi è mostrato dal gioco stesso. Gli RPG si adattano benissimo alla scrittura. E’ la miglior scelta possibile, per la serie.»

Ciò non significa, però, che i giochi riguardanti South Park saranno sempre degli RPG. A quanto pare, Stone ha un altro genere in mente.

«Vorrei davvero creare un First-Person Shooter. Non sto scherzando. Qualcosa come un gioco in prima persona, utilizzando un sistema 3D che ti permetta di vedere i personaggi. Una parte di me amerebbe andare in giro per South Park. Io sono una specie di videogiocatore che ama i giochi in prima persona. Semplicemente, mi piace.»

La serie, però, ha avuto un precedente. Nel 1998, è stato rilasciato il primo gioco dedicato al franchise, ed era un FPS. Terribile. Magari chi ai tempi ha avuto modo di giocarlo su Nintendo 64 o Playstation potrà sentirne la nostalgia, ma non si può certo dire che abbia lasciato un ricordo nel tempo.

Fantasticando un po’, un FPS di oggi non avrebbe nulla a che vedere con quello del passato. Il gioco sarebbe supervisionato direttamente da Matt Stone e Trey Parker, quindi aspettiamo con ansia nuove notizie.




Slitta l’uscita di Thimbleweed Park per Android

Ron Gilbert ha annunciato sul sito ufficiale di Thimbleweed Park che il rilascio della versione Android dell’acclamato punta e clicca slitterà di una settimana, dal 3 al 10 ottobre. «La buona notizia», continua Gilbert «è che la build per Android supporterà controller, mouse e tastiera, nonché un più vasto range di hardware».
Gilbert ha spiegato inoltre il perché del ritardo del rilascio sul Play Store: «Lo sviluppo su Android è sempre duro a causa della vasta gamma di dispositivi destinatari. Quando siamo arrivati ​​alla fine del test, alcuni dispositivi hanno mostrato problemi di GPU che era necessario risolvere. Ci siamo impegnati a far sì che la versione Android funzioni con i controller, oltre che a mouse e tastiera, e questo richiede più tempo di quanto preventivato affinché tutto funzioni.»
In chiusura del post, Gilbert sdrammatizza alla sua maniera: «È dura quando la release di una versione di un gioco slitta, senti di aver fallito qualcosa. Ma si tratta solo di una settimana e avremo maggior compatibilità, oltre ai controller, al mouse e alla tastiera. Ho menzionato i controller, mouse e tastiera? Sì, li avremo.»

Thimbleweed Park è stato rilasciato a marzo 2017 per PC, ed è attualmente presente anche su PS4, Xbox, Nintendo Switch, iPhone e iPad.




PlayerUnknown’s Battlegrounds arriva su Game boy

Sin dalla sua uscita, PlayerUnknown’s Battlegrounds è riuscito a far colpo su moltissimi giocatori. Di recente, un ragazzo molto creativo appartenente ai 314 Reactor ha “omaggiato” Pubg  rendendolo giocabile su un Game Boy Color.

Per riuscire in quest’impresa, che noi lodiamo, il ragazzo dei 314Reactor ha utilizzato moltissimi strumenti. Ecco tutto il procedimento effettuato da quest’ultimo.

Vi piacerebbe giocare l’ultimo titolo di Bluehole su Game boy?




Rockstar fissa una data per annunciare novità su Red Dead Redemption 2

Chi aspetta Red Dead Redemption 2 potrebbe presto avere novità: Rockstar Games ha da poco condiviso sui propri profili social un’immagine con la quale dà chiaramente appuntamento ai fan di John Marston  per giovedì 28 settembre alle ore 11:00 americane (ore 17:00 in Italia).
L’azienda potrebbe condividere nuovi dettagli, nuovo materiale in anteprima o – perché no – anche fornire una data d’uscita. Attualmente Red Dead Redemption 2 è atteso per la primavera del 2018.




Agents of Mayhem

Ci troviamo in un periodo storico che sta segnando un netto divario nel settore videoludico, ci si discosta sempre più dalle correnti “arcade“, soprattutto quando si parla di alcuni generi in particolare, a favore di una buona narrativa e del coinvolgimento emotivo del giocatore. Ne abbiamo avuto l’esempio con moltissimi giochi di recente uscita, soprattutto nel panorama indipendente, per citarne uno su tutti, Last Day of June, gioco che punta chiaramente tutto sul peso della narrazione.
Agli antipodi, i ragazzi di Volition Deep Silver rielaborano una “vecchia” ricetta, in parte già utilizzata in passato. Prendete un frullatore e buttateci dentro:

  • Tutto il bello dei Saints Row, vecchie glorie della software house
  • Personaggi cartooneschi
  • Armi improbabili
  • Automobili avveniristiche da urlo
  • Città futuristiche
  • Nemici ignoranti
  • Una storia “non storia”
  • Una gnocca a capo della nostra organizzazione
  • Boss semi-robotici
  • Il doppio salt… ma che dico, il triplo salto!
  • Il viola – dico sul serio è ovunque, diverrete ossessionati dal viola, anche il joypad della vostra PS4 avrà il suo sensore luminoso… viola!
  • Una gnocca a capo della nostra organizzazione – eh… l’ho già detto?

Ok! Adesso frullate tutto per bene e poi pigiate sulla  su “Nuova Partita” in Agents of Mayhem!

Welcome to Seoul!

Tutto ha avuto inizio in una tranquilla e soleggiata giornata in quel di Seoul, quando d’un tratto dal cielo iniziarono a piovere strane capsule giganti – molto simili ad astronavi… o erano più astronavi simili a capsule? – contenenti centinaia di nemici in eso-tuta spaziale, chiamati Legion, armati fino ai denti, pronti a distruggere l’intera, ridente città. Ma ecco che, quando tutto sembra ormai perduto, 3 super agenti, Hollywood, Fortune e HardTack, si fiondano, da qualche parte su nel cielo, via per un condotto, che li farà precipitare sul luogo dello scontro atterrando “super-eroicamente” indenni. Questo scontro costringerà gli agguerriti nemici a rinchiudersi in una delle loro basi segrete e i nostri intrepidi eroi a scovarli.
Tutto questo verrà rappresentato con un simpatico cartoon che ci inizierà poi al tutorial del gioco. Tutorial che appare sin da subito semplice e divertente, proprio per l’anima arcade del gioco. Ci verranno illustrate le modalità di attacco per ognuno dei primi 3 personaggi che avremo a disposizione all’inizio del gioco, che fondamentalmente si riducono a: attacco semplice, attacco “melee” (corpo a corpo) o “dodge” (schivata). A queste vanno aggiunte le abilità speciali e le abilità Mayhem (davvero distruttive e variegate da personaggio a personaggio).

Prima una Panoramica

Come è ben chiaro sin dall’inizio, lo scopo del gioco è quello di eliminare da tutto il territorio la presenza dei Legion, quindi, una volta completato il tutorial, avremo finalmente accesso al nostro Quartier Generale, chiamato ARK. Lì verremo convocati da Persephone, la donna a capo dell’organizzazione, che ci farà il punto della situazione. All’interno della struttura, saranno presenti dei negozianti, grazie ai quali potremo potenziare il nostro equipaggiamento come anche il QG stesso, poiché migliorando la presenza del Mayhem sul territorio, avremo accesso a nuove tecnologie che favoriranno la nostra squadra durante le missioni. Sarà possibile, inoltre, selezionare nuove missioni, contratti, sfide o reclutamenti, necessari, questi ultimi, per poter reclutare gli altri 9 super agenti del Mayhem.

A questo punto, vi starete chiedendo se esiste la possibilità di esplorare liberamente Seoul, alla scoperta di collezionabili e quant’altro: sì, sarà possibile farlo dall’ARK, tramite il menù di selezione delle missioni. In città, potremo prendere possesso di diverse autovetture civili, un po’ come in tutti i giochi di questo genere, ma l’agenzia ce ne darà una tutta nostra, reperibile in qualsiasi momento grazie alla pressione di un tasto sul joypad; sarà possibile sostituire questo veicolo trovando dei “moduli progetto“, sparsi nei numerosissimi forzieri presenti nella vasta mappa di gioco. I forzieri, potranno contenere anche denaro, gadget e diversa componentistica per lo sviluppo di nuove armi o abilità.

Durante l’esplorazione, quasi sicuramente ci imbatteremo in qualche sanguinosa sparatoria con i nemici che infestano le strade della città. Per nostra fortuna, per favorire il nostro giro turistico, avremo a disposizione un’abilità comune a tutti gli agenti… il triplo salto in alto!
Grazie ai nostri salti – mirabolanti direi – riusciremo a muoverci agevolmente tra quasi tutti gli edifici del gioco, permettendoci, oltre che a sfuggire dai soldati dei Legion, anche di raccogliere alcuni dei forzieri nascosti sui tetti o dei fluttuanti frammenti di cristallo rossi. Raccogliendo 10 frammenti, otterremo un nucleo, che ci servirà per l’ apprendimento di una delle 3 capacità uniche di ogni agente Mayhem.

Le tre “S”

Salta, Spara e Schiva! Questo è Agents of Mayhem.

Il gameplay di AoM è molto intuitivo. Sin da subito si ha un gran feeling con il joypad e con tutte le abilità del nostro personaggio. É facile muoversi nel mondo di gioco, immediatamente vi ritroverete a saltare di palazzo in palazzo senza neanche rendervene conto. Lo stesso non può dirsi del sistema di guida delle vetture, risulta un po’ legnoso e poco preciso, soprattutto nelle curve e l’uso del freno a mano, posso assicurarvi che non vi aiuterà così tanto.
Alcuni spunti da GDR, come il livellamento dei personaggi e dello stesso Quartier Generale, rendono questo titolo ancora più appetibile. L’acquisizione dei punti esperienza, ha un ruolo fondamentale nel gioco: bisognerà accumularne molta nelle missioni, per far salire di livello gli agenti, l’ARK e quindi progredire poi con altre nuove missioni che si sbloccheranno man mano.
Il sistema di combattimento è ben congegnato, difficilmente capiterà che possa non piacervi uno degli agenti. Sono tutti molto diversi tra loro, caratterizzati magistralmente, ognuno con uno stile di combattimento interessante e ben studiato. Come l’agente Yeti, un gigante sovietico, che avrà a disposizione un’arma spara ghiaccio potentissima, oppure Kingpin, un gangster di quartiere, che una volta assoldato da Persephone, la nostra affascinante capo-organizzazione, si avvarrà della potenza di una piccola mitragliatrice e di uno stereo, per stordire i nemici a suon di rap mentre li picchia selvaggiamente!

Che dire dei Legion? Sicuramente non saranno tantissimi, ma ci accontenteremo del fatto che siano davvero fighi. Non avranno una gran barra di energia ma fanno parecchio male, specialmente quando ci ritroveremo nel bel mezzo del fuoco incrociato. A volte, dopo una manciata di soldati semplici, vedrete apparire una sorta di super-soldato duro a morire, all’eliminazione del quale riceveremo diverse ricompense e molti PE (punti esperienza).

Impressioni… di settembre

Pollice in su quindi per Agents of Mayhem: lo si potrebbe definire un surrogato di svariati giochi, all’interno si notano chiari richiami ai Saints Row, soprattutto agli ultimi capitoli della saga, ma anche alcuni spunti di Crackdown 1 e 2, vecchia IP per Xbox e Xbox360, di cui si aspetta il sequel su Xbox one.
Graficamente il gioco è molto accattivante, bellissimi i modelli dei personaggi come anche l’intero environment, con stupendi colori vivaci e quell’accenno di cel-shading che ci sta su come la ciliegina sulla torta.
Di certo è uno di quei giochi che quando smetti di giocare, non vedi l’ora di poter ricominciare. Sono talmente tante le trame da poter seguire che non annoia mai, ti fa venir voglia di giocare per ore e ore. Stanco di proseguire per la trama principale? Bene allora svolgi i contratti, recluta nuovi agenti, completa le sfide e le attività o più semplicemente scendi in città ed esplorala in lungo e in largo!
Agents of Mayhem terrà i cacciatori di platino incollati allo schermo per molto… moltissimo tempo.