42: Quando il videogioco si fa duro

Noi tutti siamo a conoscenza della trasposizione cinematografica di molti videogiochi che, tra alti e bassi – soprattutto questi ultimi – hanno contribuito a fornire una visione diversa del mondo del gaming. Sono migliaia le trasposizioni in diverso formato, tra fumetti, romanzi e… porno. Esatto, proprio lui. Inutile far finta che non esista: una delle industrie più grandi al mondo non poteva esimersi dalla sua visione del gaming, rendendo videogiochi preferiti, eroi ed eroine dei nostri sogni, entità su cui il nostro occhio si posa con maggiore attenzione. Queste vere e proprie parodie sono dei concentrati di trash allo stato puro, un modo per divertirsi in allegrie e allenare uno dei due arti superiori. Del resto la notizia che la nostrana Valentina Nappi parteciperà all’adattamento hard di Final Fantasy VII, interpretando Tifa, non è che l’ultima trovata di un settore in piena espansione.

La fine di Sirio il Dragone

Se esiste “X”, allora su Internet esiste pornografia basata su X. Se non esiste ancora, verrà creata. Questa è in sostanza la regola numero 34 di Internet, ed è davvero difficile da controbattere. Basta fare un giro su alcuni siti tematici – non vi diciamo che dovete farlo, ma che potete – per accorgersi di quante versioni amatoriali e non di un determinato prodotto esistano, a cominciare appunto da quello videoludico.
Diciamoci la verità su: tutti noi, sia maschietti che femminucce, abbiamo fantasticato su alcuni celebri personaggi. Basti pensare a Miranda Lawson di Mass Effect 2 e al suo “lato B”, o la giunonica Lara Croft e l’ammiccante Bayonetta, per passare dall’indimenticabile Mai Shiranui e delle tante poco vestite combattenti dei vari Tekken o Dead or Alive. Tutte loro – metterei qualche personaggio maschile, ma preferisco lasciar decidere voi donne – sono entrate nei nostri desideri più reconditi, trovando na naturale traslazione nel porno.
Era il lontano 1993, e il primo film a luci rosse che vagamente parodiava un videogioco fu Prince of Persia, con protagonista Tanya Summers alla ricerca delle perle, simbolo di autorità, in grado di far riunire il proprio paese divenendo così regina. Ovviamente, del gioco Ubisoft non vi è nulla, ma è stato un primo tentativo di sfruttamento del brand. La storia avrà un lieto fine e potete immaginare tranquillamente voi stessi come farà a ottenere le sue preziose perle.
E Super Mario? Immancabile. Super Hornio Brothers è uno delle poche parodie pornografiche a esser ufficialmente riconosciute, avendo anche a disposizione una pagina ufficiale IMDB e Wikipedia. In questo film abbiamo niente meno che Ron Jeremy interpretare Squeegie Hornio che, insieme a suo fratello, dovranno salvare la Principessa Perlina (Peach) dalle grinfie di King Pooper (Bowser). Come da tradizione, Nintendo ci mise del suo, acquisendo i diritti di distribuzione (è assolutamente vero), rendendone impossibile la pubblicazione. Visto la sua rarità dunque, è considerato il Sacro Graal dei collezionisti, non solo di film porno, ma di quelli Nintendo.
Ma non poteva mancare nemmeno Grand Theft Auto, che con Vice City Porn ha reso disponibile la verità celata dalle auto molleggianti.

Venendo ai giorni nostri

Di pari passo con l’evoluzione dell’industria videoludica, anche quella pornografica si è data da fare. Prima o poi le mani non potevano che posarsi su Tomb Raider e sull’iconica Lara Croft, regina di tutte le fantasie sconce dei ragazzini da 20 anni a questa parte. Tante sono state le parodie, ma una si è distinta per qualità: Tomb Raider XXX: A Exquisite Films Parody del 2012, con Chanel Preston nei panni della protagonista, accompagnata da un cast d’eccezione come Nicole AnistonKagney Linn Karter ed Evan Stone. Lara farà di tutto per sconfiggere la Natla Technologies e recuperare i tesori perduti. Detta così sembra perfino meglio dell’ultimo lungometraggio con Alicia Vikander.
Anche in tempo di guerra si trova tempo per “sfogarsi” e nel 2012 arriva un titolo che è tutto un programma, Call of Booty: Modern Whorefare (i titoli sono la cosa migliore). Anche CoB vanta un cast di tutto rispetto, Flower Tucci, Bobbi Starr e Gracie Glam anche se un po’ tutto molto casareccio. Insomma, anche qui vi è semplicemente uno sfruttamento del brand. Niente a che vedere con Cock of Duty: A XXX Parody, di casa Brazzers, con Monique Alexander, Jasmine Jae e Stella Cox, accompagnate da Danny D che, da ora in poi sarà protagonista di questo articolo.
Quando si ha voglia si possono sfornare piccole chicche di qualità, e Brazzers su questo fronte è in prima linea. Cominciamo con la parodia di Overwatch, uno dei brand maggiormente sfruttati, in cui Aletta Ocean nei panni di Widowmaker sfiderà sino all’ultima goccia di sudore un fortunato Reaper, interpretato da Mr. Danny D. Brazzers, che con questo Oversnatch, ha realizzato i sogni di moltissimi fan; è una tendenza, quella del colosso del porno, che si sta facendo sempre più marcata, producendo parodie di tutto ciò che riguarda la sfera nerd. Continuando abbiamo anche Metal Rear Solid: The Phantom Peen, parodia dell’ultimo lavoro Kojima in casa Konami. Boss (Charles Dera) e Hushy (Casey Calvert), se le daranno di santa ragione, realizzando tutte le fantasie della sexy cecchina e, infine, un piccolo capolavoro: stiamo parlando di  The Bewitcher: A DP XXX Parody prodotto da Digital Playground, per festeggiare i 10 anni del brand. Ella Hughes, Olive Glass e Clea Gaultier, insieme all’ormai immancabile Danny D, saranno chiamati a ridar vita a un villaggio desolato, nella sola maniera che la natura ci ha insegnato. Geralt of Vulvia ci saprà fare, quasi quanto la sua versione originale. 

Come potete aver capito, il mondo videoludico è ormai transmediale, sempre sulla cresta dell’onda  e con milioni, se non miliardi di fan in giro per il mondo. Basta unire dunque l’utile al dilettevole, l’industria pornografica sta semplicemente prendendo la palla al balzo, sfornando sempre più parodie dei titoli più famosi. Di materiale ce n’è in abbondanza: Assassin’s Creed, Mass Effect e Dragon Age, Life is Strange, God of War e tanti altri. Aspettiamo dunque di vedere cosa sfornerà la geniale e perversa mente del mondo a luci rosse.