Hidemaro Fujibayashi: abbiamo un sacco d’idee per il futuro di Zelda

Di recente Hidemaro Fujibayashi, direttore di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, ha discusso sul futuro dell’ormai leggendaria saga. Eiji Aonuma ha già confermato che un team è già al lavoro per il prossimo titolo della serie; così Fujibayashi ci parla delle idee che sono state prese in considerazione e quali scartate:

«Non posso confermare al momento che ci saranno sequel o continuazioni ma al momento abbiamo un sacco di idee e motivazione. […] Penso che mentre stavamo lavorando al gioco principale e ai DLC, che è di suo un processo in cui molteplici idee vengono prese constantemente in considerazione, ne siano uscite diverse che hanno definito il titolo e soddisfatto la nostra visione del gioco. […] Anche in situazioni del genere, parlare con le persone e scoprire che questi vogliono accarezzare i cani all’interno gioco mi da tanta motivazione, sono un sacco di idee che possiamo aggiungere nel gioco.».

Il produttore Eiji Aonuma aggiunge:

«Ciò che abbiamo imparato questa volta è che un DLC può espandere e migliorare il mondo all’interno del gioco. […] In passato abbiamo sempre dovuto ricominciare da capo una volta completato lo sviluppo. Ci siamo spesso ritrovati a pensare: “oh, avremmo potuto aggiungere questo, potevamo fare così”. Avremmo poi cominciato lo sviluppo di un nuovo gioco partendo da ciò che non siamo riusciti ad inserire in quello vecchio. Ma col DLC abbiamo capito che è un ottimo modo migliorare il mondo del gioco, renderlo più bello, farlo crescere un po’ come se fosse un figlio.».




Premiata la collezione di Zelda più grande al mondo

Il Guinness World Records ha mostrato un singolare record correlato ai videogame sulla propria home page mostrando la più grande collezione al mondo di memorabilia di The Legend of Zelda. La proprietaria della raccolta (e detentrice del primato) è la norvegese Anne Martha Harnes, che ha collezionato ben 1.816 singoli articoli basati sulla classica serie di Nintendo.
Il numero è impressionante, e nel video ci si può far un’idea di quanto mastodontica sia una simile collezione. La Harnes ha dichiarato che il suo capitolo preferito della serie di Zelda è Majora’s Mask e che l’elemento più prezioso della sua enorme collezione è la “Zoraxe“, chitarra fatta da ossa di pesce fabbricata dalla Jackson che riproduce la chitarra di Zora.




The Legend Of Zelda: Breath Of The Wild rinnovato con un nuovo pacchetto di shader su pc

The Legend Of Zelda: Breath Of The Wild è ancora oggi il gioco con i punteggi più alti dell’anno, il che fa intendere la qualità di quest’ultimo. Grazie a CEMU, il famoso emulatore di Wii U , i fan della saga che non possiedono le ultime due console di casa Nintendo, possono giocare a questo capolavoro sul loro PC. Con il passare del tempo, la qualità di The Legend Of Zelda su quest’emulatore è aumentata notevolmente.

Quest’oggi è arrivato uno degli aggiornamenti più importanti riguardanti la resa grafica: il Clarity Pack, appena rilasciato dall’utente jamielinuxxx, che mira a rendere le ombre più profonde e più scure, mentre i colori avranno un aspetto più nitido e meno scarico. I risultati di questo pack sono sorprendenti. Infine, ecco la video-guida:

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Voi cosa ne pensate? Lo proverete?




Già hackerato il SNES Classic Mini: e spunta anche una video guida

Era questione di tempo e, ça va sans dire, è puntualmente accaduto: il Super Nintendo Classic Mini è stato hackerato.
Alcuni hacker e modder hanno già mostrato il frutto del proprio lavoro aggiungendo i primi titoli sulla piccola retroconsole Nintendo. Non poteva mancare fra questi il russo  Cluster, nickname di Alexey Avdyukhin, che aveva già portato a termine la stessa operazione con il NES Mini Classic:

I finally understood the format of #SNESMini’s ROMs

Un post condiviso da Cluster (@cluster_m) in data:

Hackerare il SNES Mini Classic deve essere risultato molto più facile, basandosi quest’ultimo su un hardware uguale a quello della precedente retroconsole, come scoperto da Digital Foundry, che ha rilevato all’interno del case un Allwinner R16 SoC con ARM Mali 400 MP2 GPU e quattro ARM Cortex A7,512MB di memoria NAND, un modulo 256MB DDR3 e un chip di memoria Hynix. Insomma, pare che Nintendo non si sia prodigata troppo a proteggere la nuova console.
Per portare a termine l’operazione, sarebbe necessario utilizzare il software HakChi2, come è possibile vedere da uno dei video più cliccati in rete.
Vi ricordiamo, ovviamente, che l’aggiunta di materiale coperto da copyright non acquistato su una console è un’illecito in termini di legge.




GameCompass – Super Nintendo Classic Mini (02×04)

Il Super Nintendo torna nella nostre case e porta con sé un’ondata di nostalgia: Gero Micciché, Andrea Celauro e Vincenzo Zambuto ce ne parlano in una puntata totalmente dedicata al retrogaming, alla grande sfida Sega-Nintendo e con una selezione dei migliori titoli della nuova, piccola retroconsole.




Top 5: i 5 migliori titoli del SNES Classic Mini

A 25 anni dalla sua uscita in Europa, il Super Nintendo torna nelle case dei giocatori in versione mini includendo 20 grandi classici, più l’inedito Star Fox 2, selezionati nel vasto universo dei giochi usciti all’epoca per la console giapponese.
Una scelta difficile: ma forse ancora più dura è selezionare tra questi quali siano i cinque migliori, come abbiamo fatto in questa top 5.

Al quinto posto troviamo Super Castlevania IV: remake del primo Castlevania, il capitolo vede anche qui il cacciatore di vampiri Simon Belmont alle prese con il conte Dracula nel suo castello in Transilvania, ma con un gameplay enormemente migliorato e numerose armi potenziate che hanno reso questo titolo unico nella saga. Si tratta anche della prima volta per lo storico Theme of Simon Belmont che ancora oggi fa da colonna sonora alla saga.

Al quarto posto troviamo Super Mario World: titolo più venduto dell’era Super NES, Super Mario World sviluppava le migliori basi di Super Mario 3, lavorando su nuove mappe di gioco e su vari super poter speciali e offrendo un’ottima composizione di livelli con bonus, easter egg e una grande varietà di ostacoli. Questo gioco segna anche l’esordio di un personaggio che diverrà iconico in casa Nintendo, il verde dinosauro Yoshi.

Al terzo posto troviamo Super Metroid, terzo capitolo della saga che rappresenta un grande balzo in avanti aggiungendo una vasta mappa e svariati poteri a disposizione di Samus, la quale dovrà affrontare nemici del tutto nuovi in un titolo che gode di un livello di cura maniacale anche sul piano visivo e di una componente esplorativa che lo hanno reso una pietra miliare della nota serie fantascientifica.

Al secondo posto troviamo un gioco che ha rappresentato un unicum in campo RPG: parliamo di Secret of Mana, gioco di ruolo dalla storia solida e avvincente e dall’interfaccia intuitiva, basato su un sistema di combattimento in real time con una forte componente cooperativa, trovandosi il giocatore a gestire 3 personaggi contemporaneamente, giocabili anche tramite il sistema Super Multi-tap, che trova qui uno dei suoi migliori utilizzi. Un classico del role playing game 16-bit che ancora oggi serba un nutrito stuolo di appassionati.

E al primo posto abbiamo il grande classico di una delle più classiche serie Nintendo: The Legend of Zelda: A Link to the Past. Terzo titolo della nota saga, il titolo vede Link alle prese non direttamente con il solito acerrimo nemico Ganon ma con lo stregone Agahnim, ed è il primo gioco in cui l’eroe di Hyrule ha accesso al Mondo Oscuro. Con un gameplay semplicissimo ma efficace, una storia ben strutturata e affascinante, una grande quantità di dungeon, abilità speciali e artefatti nascosti, A Link to the Past è una delle pietre miliari nella storia videoludica ed è di certo uno dei punti più alti espressi da Nintendo nella suo lungo lavoro di sviluppatore.




Tutto quel che c’è da sapere sul SNES Classic Mini

Proprio come per il Nes Classic Mini lo scorso anno, c’è grande attesa per SNES Classic Mini, in uscita fra un paio di giorni. Con un vasto assortimento di vecchi classici selezionati tra i tanti presenti nella vasta biblioteca Super Nintendo, molti titoli vivranno una “seconda vita”, tornando nelle case dei gamer di ogni età.
Ma cosa c’è da sapere su questa nuova console? Proviamo a rispondere andando con ordine

Quando esce SNES Classic Mini?

La release è prevista per il 29 settembre 2017 al prezzo di 79,98 €. Il SNES Classic mini sarà disponibile nella maggior parte dei mercati internazionali. Proprio come il NES Classic, il Giappone avrà una versione Famicom, conosciuta come Super Famicom Classic, e uscirà la settimana successiva, il 5 ottobre, insieme a alcuni giochi esclusivi per il mercato nipponico come Ganbare Goemon: Yukihime Kyūshutsu Emaki (The Legend of the Mystical Ninja). Sebbene la versione occidentale della console classica manchi di alcuni titoli della sua controparte orientale (qualcuno dei quali lo abbiamo inserito in questa classifica dei 10 grandi assenti del SNES Classic Mini), ci sono ancora tanti grandi giochi ad arricchirla.

Dove posso trovare un SNES Classic?

Visto il rapido sold-out del NES Classic, Nintendo ha aumentato la quantità di unità prodotte e stavolta pare non debbano esserci problemi. Inoltre, Nintendo ha invitato i fan a non acquistare SNES Classic a un prezzo significativamente più elevato da soggetti terzi, proprio per la sua maggiore disponibilità rispetto al NES Classic. Il SNES Classic sarà disponibile nelle più note catene di negozi di elettronica e videogame e nei più famosi e-commerce.

Alcuni aspetti tecnici

Proprio come il NES Classic, è possibile salvare progressi per qualsiasi gioco in qualsiasi punto toccando il pulsante di ripristino e memorizzando lo stato di gioco in uno dei quattro slot di “Suspend Point“. Ma il Super NES Classic supporta anche le funzioni di salvataggio in-game originariamente incluse in 15 dei giochi inclusi. Ciò significa che il progresso del gioco, i livelli sbloccati, i punteggi più alti, e altro possono essere memorizzati usando lo stesso processo che i giocatori di gioco originari utilizzavano negli anni ’90, senza la necessità di fare un “freeze” dal punto esatto in cui si salva.
Il SNES Classic mette a disposizione una funzione di “riavvolgimento” che consente di ripristinare un gioco allo stato di pochi secondi prima. La caratteristica non è esattamente facile da usare, però. Innanzitutto, è necessario premere reset per andare al menu di sistema, quindi selezionare il punto di salvataggio e toccare X per entrare in un menu di riavvolgimento (si può anche scegliere di riavvolgere da punti di salvataggio precedentemente salvati). Lì si potrà poi tornare indietro di circa 40 o 50 secondi (la lunghezza esatta sembra variare a seconda della complessità degli ingressi e delle scene di gioco). Con i tasti L e R si potrà andare avanti e indietro attraverso il menù di riavvolgimento a intervalli di 10 secondi. Una volta scelto il punto per riprendere si ricomincerà a giocare dal momento prescelto.
Il SNES Classic permette di utilizzare i filmati di gioco come screensaver.
Il filtro CRT incluso nel sistema, studiato per replicare la risoluzione inferiore e le scanline di un vecchio televisore a tubo catodico, ed è molto più flebile di quanto non fosse sulla NES Classic Edition, ma è comunque facilmente impostabile.
Riguardo l’alimentazione, console impiega solo 2,3 watt. È possibile comprare a 14,99 € un alimentatore apposito, ma basteranno quelli dei normali smartphone e tablet.
I controller del SNES Classic Edition saranno compatibili con la versione NES Classic, e questo è utile se non avete mai comprato un secondo controller (anche questi sold-out) per il sistema precedente: pulsanti d-pad, Select, Start e B e A sono mappati correttamente, mentre il pulsante Y mapperà su A e il pulsante X su B su NES Classic (L e R non faranno nulla). Anche i vecchi controller NES Classic sono compatibili in avanti con Super NES Classic, ma i pulsanti mancanti rendono questa caratteristica quasi inutile. Entrambi i controller sembrano funzionare per i giochi classici su Wii e Wii U.
È stato inoltre messo sul mercato da Hori un controller wireless programmabile con funzione turbo, ma al momento sarà riservato ai mercati di Giappone e Stati Uniti.
Riguardo i tempi di accensione e spegnimento, sono necessari circa sette secondi dopo aver acceso il sistema affinché il menu venga visualizzato sullo schermo. Dopo aver spento il sistema, sullo schermo viene visualizzato un messaggio di spegnimento per circa tre secondi prima di andare in nero.

Quali giochi include il SNES Classic?

Come anticipato, il SNES Classic comprenderà 21 giochi preinstallati, fra cui l’inedito Star Fox 2. Ecco la lista completa:

  • Contra III The Alien Wars
  • Donkey Kong Country
  • EarthBound
  • Final Fantasy III (Final Fantasy VI in Giappone)
  • F-Zero
  • Kirby Super Star Kirby’s Dream Course
  • The Legend of Zelda A Link to the Past
  • Mega Man X
  • Secret of Mana
  • Star Fox
  • Star Fox 2
  • Street Fighter II Turbo Hyper Fighting
  • Super Castlevania IV
  • Super Ghouls ’n Ghosts
  • Super Mario Kart
  • Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars
  • Super Mario World
  • Super Metroid
  • Super Punch-Out!
  • Yoshi’s Island

Come già detto, il SNES Classic Mini sarà disponibile dal 29 settembre 2017 al prezzo di 79,98 €.




Portal Knights


Portal Knights è il perfetto anello di congiunzione tra Minecraft e Dragon Quest Builders, che lascia libertà quasi totale lasciata al giocatore ma al contempo incanalandolo attraverso gli stilemi classici dei giochi di ruolo.
Un evento denominato “Frattura” ha diviso il globo in 47 distinti biomi, ora accessibili solo attraverso la scoperta di portali, ognuno dei quali necessiterà di diversi materiali per potere essere ripristinato. Il gioco ci presenta il suo carattere ruolistico fin dalla creazione del personaggio: avremo la possibilità di scegliere tra le classi Cavaliere, Mago e Arciere, ognuna contraddistinta con un apposito albero delle abilità. Portal Knights  dà la possibilità di affrontare il gioco in diverse modalità: sarà possibile costruire un nuovo equipaggiamento per uccidere i mostri e salire di livello o varcare i portali col solo scopo di prendere i materiali necessari e dedicarci esclusivamente al crafting.
Come ogni buon sandbox, il gioco permette di distruggere ogni singolo cubo sulla mappa e poi riposizionarlo dove meglio si ritiene per costruire edifici, fortificazioni, dungeon o fortezze volanti: quelli della propria fantasia saranno gli unici limiti per il giocatore.

Se il vostro scopo è unicamente quello di saltare da un’isola all’altra il più velocemente possibile costruendo i portali, in una quindicina d’ore potreste aver già fatto tutto quel che vi serve ma, nel caso voleste prendervela con calma e creare un mondo tutto vostro, le ore da spendere nel gioco potranno essere infinite. Potrete poi invitare anche altri tre amici sulla vostra isola e lavorare in quattro a un progetto comune o persino andare a caccia di materiali rari insieme, altra nota di merito per una produzione che offre un’esperienza piuttosto valida.
Tuttavia, ciò che rende veramente Portal Knight distante dall’essere un epigone di altri modelli già visti, sono i vari elementi GDR: talvolta incontreremo altri personaggi che ci forniranno numerose side quest, rinfocolando la motivazione a continuare l’esplorazione dei vari mondi.
L’unico appunto che ci sentiamo di sottolineare, semmai, concerne l’inventario, basato su un’impostazione a menù e sottomenù che non sembra fare dell’immediatezza la propria virtù: navigarci risulta macchinoso, a tratti sgradevole.
Da un titolo come Portal Knights, che presenta una struttura lineare di crescita e di scoperta ci si poteva aspettare una storia di maggior spessore, la narrazione rimane sullo sfondo e non si erge praticamente mai nel procedere del gameplay, lasciando la sensazione che siano i giocatori stessi a creare il proprio racconto (e questo non è sempre un bene).

Sotto il profilo tecnico, il titolo gode infine di 60 fps e non mostra segni di cedimento regalando dei buoni colpi d’occhio: il ciclo giorno e notte, con alcuni nemici che compaiono solo all’imbrunire, e una dinamica dei fluidi particolarmente riuscita sono solo altre piccole chicche che migliorano l’esperienza globale.
Dal punto di vista sonoro, il gioco gode di un buon impianto tipico degli adventure game, pensata in maniera accurata con effetti realistici in azioni elementari (dai colpi sferrati a un nemico ai semplici passi in fase di movemento). È probabilmente la colonna sonora a far però la differenza, con deliziose variazioni melodiche che vanno di pari passo con i cambi di scenario e d’azione. Il lavoro orchestrale è davvero di pregio, le composizioni della Synthetic Orchestra (dietro la quale si nasconde il nome del solo Blake Robinson, che aveva già contribuito al lavoro sulla OST di Terraria) richiamano sonorità di maestri come John Williams e Danny Elfman innestandosi benissimo nell’opera di Keen Games.
Pur non risultando esente da bug, Portal Knights risulta davvero un bel prodotto, estremamente leggero e affascinante sul piano visivo e sonoro, e con un gameplay semplice e mai snervante, con un combat system basilare ma efficace. basato su attacchi e schivate, perfetto per il pubblico giovane a cui il titolo si rivolge.




Star Fox 2 arriva su Super Nintendo

No, non vi siete svegliati nel 1995.
Nella giornata di ieri Nintendo ha finalmente svelato il successore del NES nella Classic Mini Collection, il quale ovviamente non poteva essere altro che il Super Nintendo. Anche questa volta la fedele riproduzione in miniatura della vecchia console arriva sul mercato in diverse versioni: quella giapponese/europea, che hanno in comune il design ma a quanto sembra non i giochi e nemmeno il packaging, e quella americana che contiene gli stessi giochi della versione europea ma differisce nel design, proprio come negli anni 90.
In totale i titoli sono 21 in tutte le versioni e Starfox 2 è quello di maggior risalto.

La pubblicazione ufficiale del gioco segna finalmente la conclusione di una delle più interessanti cancellazioni da parte di Nintendo. Mentre una versione alfa del titolo è stata disponibile per anni sui simulatori di Super NES, questa release darà finalmente la possibilità di provare il gioco a tutti quelli che riusciranno ad accaparrarsi la console.
I lavori sul successore di Star Fox, il quale vide la luce nel 1993, cominciarono subito dopo il rilascio di quest’ultimo. Nintendo si mise a lavoro insieme all’inglese Argonaut Software su una trama che continuasse direttamente gli eventi narrati nel primo capitolo, con la crew di Star Fox impegnata nella lotta contro Andross. I cambiamenti al gameplay furono diversi: i giocatori potevano adesso controllare due navi capaci di viaggiare ovunque attraverso il sistema spaziale, ingaggiando il combattimento con le navi nemiche man mano le incontravano sulla mappa. Fu implementato anche un contatore di danni sul pianeta Corneria, che i giocatori dovevano difendere dagli attacchi.
Nintendo mostrò il gioco al CES del 1995 e i magazine del tempo se ne occuparono nel dettaglio, pubblicando anche diversi screenshot. Ma il progetto fu cancellato dopo non molto, lasciando di sé soltanto una build che fu riscoperta dai giocatori più in là nel tempo.

Nel 2015 Dylan Cuthbert di Argonaut raccontò a Nintendo Life che «Star Fox 2 era completo al 95%» prima che Nintendo lo cancellasse. La ragione, dice, aveva a che fare con il completo cambiamento del panorama grafico attuato dai principali concorrenti.
«Durante l’estate del ’95 Playstation e Saturn cominciarono a fare furore in Giappone» dice Cuthbert. «Penso che questo colse di sorpresa Nintendo».
Sempre nel 2015 Shigeru Miyamoto affermò: «preferisco che la gente giochi un nuovo titolo» della serie Star Fox piuttosto che l’ormai vecchio e dimenticato Star Fox 2. Per molti di noi invece Star Fox 2 rappresenta il tanto atteso, nuovo titolo della serie. L’appuntamento è per il 29 settembre, giorno di uscita della “nuova” console.




Speciale E3 – Annunciato il secondo DLC di The Legend of Zelda: Breath of the Wild

Durante lo Spotlight di Nintendo Eiji Aonuma, produttore di Zelda, ha parlato dei DLC di Breath of the Wild. Il primo, Trial of the Sword, lo conoscevamo già e ne abbiamo parlato in un precedente articolo.
Ma la vera novità è The Champion’s Ballad, del quale è stato mostrato poco ne non un trailer, dal quale è possibile intuire che possa essere approfondita la storia dei 4 campioni di Hyrule.
Sono stati inoltre annunciati 4 nuovi Amiboo del gioco ispirati a quest’ultima espansione. Trial of the Sword e The Champion’s Ballad saranno disponibili rispettivamente il 30 Giugno 2017 e a fine 2017, presumibilmente nel periodo natalizio.

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