Riot Games impara le buone maniere

La software house Riot Games, dopo le accuse di sessismo tra i dipendenti, ha ingaggiato l’ex vicepresidente senior di Uber, Frances Frei, per contribuire a migliorare la cultura sul posto di lavoro.
Frei fungerà da consulente senior per il Creator’s Culture Strike team di League of Legends, dopo aver trascorso una carriera aiutando aziende come Uber ad affrontare la loro cultura contorta promuovendo integrazione e lavoro di squadra.
Il ruolo assegnatogli è una risposta diretta di Riot alle recenti segnalazioni di sessismo e molestie sul posto di lavoro, con ex-dipendenti e attuali che hanno attaccato lo studio.
Riot Games ha pubblicato un piano in sette punti che spiega come intende affrontare il problema, chiedendo inoltre scusa alle persone colpite.
Frei crede che Riot stia facendo uno sforzo concentrato per redimersi e in merito dichiara:

«Dopo aver passato del tempo con la leadership di Riot e molti altri dipendenti in tutta la società mi sono accorto che Riot sta davvero impegnandosi a far evolvere la propria cultura. Durante le mie interazioni con i dipendenti, ho visto livelli straordinari di coinvolgimento su questi temi da parte di tutta l’azienda: ogni dipendente con cui ho parlato si è preoccupato veramente dell’iintegrazione, il che significa che è possibile un vero cambiamento. Infatti la software house non è interessata semplicemente a risolvere problemi superficiali, ha intenzione di essere un master del settore e di fornire un esempio da seguire. Condivido questa ambizione e sono desideroso di indirizzare Riot Games verso la giusta.»