Pentium G4560 vende più della serie Core i3, Intel decide di “uccidere” la CPU

Il processore LGA1151 di Intel, il Pentium G4560 dual-core, viene venduto fin troppo secondo Intel. Per le ultime due generazioni, Intel ha abilitato l’HyperThreading su chip dual-core della serie Pentium e ha ampliato la quantità di cache L3 da 2 MB a 3 MB e questo ha portato a una vendita maggiore dei Pentium rispetto alla soluzione Core i3. L’HyperThreading si è diffuso sempre di più con un crescente numero di giochi e applicazioni che non funzionerebbero senza almeno 4 core logici. Il Pentium G4560 è un processore che costa poco e offre tanto a chi ha scarso budget, e con soli 70 € si possono avere 2 core, 4 thread, l’ultima architettura “Kaby Lake“, 3 MB L3 cache e 3.50 GHz. Sul lato opposto, questo rende l’acquisto delle soluzioni Core i3 dual-core costose quasi il doppio rispetto al Pentium G4560. E cosa decide Intel ? Di “ucciderlo”.
Secondo una relazione di DigiWorthy, infatti, Intel ha deciso di ridurre la produzione del Pentium G4560 per crippare la sua disponibilità e costringere i consumatori a optare per i processori Core i3 più potenti della 7a generazione. Il più economico, il Core i3-7100, ha un prezzo che raggiunge quasi doppio rispetto a quello del Pentium G4560: parliamo di ben 110 €. Si ottengono gli stessi due core “Kaby Lake”, 4 thread abilitati da HyperThreading, la stessa cache L3 di 3 MB, ma velocità di clock leggermente più alte di 3.90 GHz e una scheda video integrata più veloce. Quasi il doppio del prezzo per soli 400 MHz? Bisogna anche contare che, oltre le differenze citate, cambia il TDP e quindi variano i consumi e le temperature, le istruzioni della CPU (infatti il Core i3 ha qualche istruzione in più), e la possibilità di installare RAM di frequenza più alta. Neppure nel caso dei Core i7 più costosi di Intel è accaduta qualcosa del genere. Non ci resta che attendere di capire se davvero il dominatore di fascia bassa di Intel avrà un freno sulla produzione o se Intel ha invece altri piani. Quel che pare certo è che la clientela non sarà tanto felice della fine di questo ottimo processore, specialmente con l’imminente uscita di Ryzen 3 da parte di AMD.




Rivelati accidentalmente i processori AMD Ryzen 3 1200/1300, primi benchmark

AMD ha recentemente annunciato la nuova linea di processori Ryzen Pro, che includerà, la non-ancora-rivelata, serie Ryzen 3. Quest’oggi grazie ad un leak da parte di wccftech.com abbiamo in anteprima i tanto attesi benchmarks del processore Ryzen 3 1200. CPU nata per build entry level creata basandosi sulla nuova architettura Zen di AMD. Entrambi i processori Ryzen 3 1200 e Ryzen 3 1300 saranno CPU quad-core ma, a differenza dei fratelli maggiori, avranno il SMT (Simultaneous Multithreading, aka Hyper Threading) disabilitato.
Il processore Ryzen 3 1200 non nasce solo per le build HTPC ma può benissimo essere integrato, grazie alle sue performance e il suo costo, in build entry level orientate al gaming.
La linea Ryzen 3, basandosi su una tecnologia quad-core (2 CCX) senza SMT, conterà un netto di 4 core e 4 thread per ciclo effettivi. Ciascun core avrà al suo interno 512 KB per la cache L2, ma solo la metà dei 16MB di L3 disponibili saranno attivi. Il TDP del chip sarà di 65W. Dal momento che il prezzo del processore Ryzen 5 1400 è di 169 dollari, e visto che AMD normalmente calcola il prezzo dei suoi chip con un incremento di $ 20, possiamo aspettarci che i processori Ryzen 3 1300 e Ryzen 3 1200 costino rispettivamente $ 149 e $ 129.
Il benchmark di SiSoft Sandra, oltre a confermare le specifiche della CPU, ci svela il anche la frequenza di funzionamento che sarebbe di 3,1 GHz. Inoltre, il processore è in grado di ottenere 72,28 GOP nel benchmark generale e 54,05 e 44,81 GFLOP nei rispettivi parametri di riferimento Whetstone effettuando i benchmark di calcolo a singola e doppia virgola mobile. Questi sono risultati ottimi visto e considerato che il chip avrà un prezzo di circa $ 129. Facendo una comparazione questi risultati sono comparabili alle prestazioni che otterremmo con un Intel Core i7-2600k. Di seguito troverete gli screenshot ai test dei benchmark effettuati con SiSoft Sandra.

Osservando i risultati del benchmark di Passmark, forse più semplici e diretti da comprendere anche per i meno esperti, il Ryzen 3 1200 ha ottenuto 7043 punti. Guardando i risultati in prospettiva, un Intel i5 3570k ottiene 7151 punti ed un i7 2600k un punteggio di circa 8221 punti. Ciò significa che non stiamo guardando ad una CPU con un livello di prestazioni che puo fermarsi alle build HTPC ma al contrario abbastanza potente da poter gestire carichi di gioco moderatamente pesanti.

Il rapporto performance/prestazioni del Ryzen 3 1200 sarà eccezionale e costituirà un’ottima scelta per i giocatori (che non mirano sicuramente al 4k) o build HTPC.

Considerando che in termini di prestazioni siamo nel territorio di un Intel Core i5, questa CPU dovrebbe facilmente essere in grado di gestire carichi leggeri e moderati in termini di gioco, mentre i giochi più pesanti, in termini di prestazioni CPU, probabilmente ne risentiranno. AMD fa sicuramente un passo in avanti, offrendo un netto aumento di prestazioni in una fascia di mercato budget in cui le vecchie CPU erano solo veramente buone per scopi HTPC o NAS. Rimane da vedere quale sarà, se presente, il potenziale di overclocking, poiché sarà questo il vero fattore finale, che potrà aiutare o peggiorare le vendite.
Ecco un tavolo di confronto per la linea Ryzen 3:




Shawn Layden: PlayStation 5 sarà una vera next-gen

Durante l’E3 di quest’anno il mercato delle console è stato scosso dalla presentazione della nuova console Microsoft: Xbox One X.
La nuova console è un concentrato di potenza, infatti riesce a far girare titoli in 4K a 60FPS. Ma Sony, dopo la mossa di Microsoft, non starà con le mani in mano, e prima o poi dovrà presentare una console che possa veramente competere, sul piano dell’hardware, con il top di gamma della casa di Redmond.
Il sito tedesco Golem.de ha intervistato Shawn Layden, presidente del CEO di Sony, il quale, alla domanda se ci sarà un gioco che girerà solo su PS4 Pro e non sulla PS4 standard, Layden risponde: «Non accadrà mai: Playstation 4 Pro offre solamente alcuni vantaggi, quali risoluzioni 4K e HMD (Head-Mounted Display, compatibilità con VR) per i giocatori che possono utilizzarla e vogliono utilizzarla. Inoltre un frame rate più stabile e un ingente spazio su disco. Ma chi ha una PS4 standard, non ha svantaggi reali. Ognuno dei nostri giochi continuerà a girare su PS4 e forse un po’ meglio sulla Pro».
E, inoltre, Layden ha dichiarato che PlayStation 5 sarà una console true next-gen, non come PS4 Pro, ma una console nuova, potente e con nuove tecnologie. Vedremo AMD, Vega e Ryzen sulla nuova PlayStation 5? Di certo questo sembra significare che i giochi della prossima console di casa Sony non saranno compatibili con le attuali PS4 e PS4 Pro, segnando un’ulteriore frattura con il cammino intrapreso da Microsoft, che ha invece optato per un passo in continuità con l’attuale sistema Xbox One, nella quale i titoli pensati per la console più recente non escludono comunque la precedente (come era già stato fatto da Sony con PS4 Pro).
L’idea di Sony potrebbe essere quella di lanciare sul mercato una nuova console prima del 2019.