Gears of War 4: disponibile un Free Trial

Fino al giorno 15 Giugno, potrete avere la possibilità di provare gratuitamente Gears of War 4, che, oltre all’imponenza del nome che si è guadagnato negli anni e allo sforzo degli sviluppatori nel mantenere alta l’asticella della qualità, gode di tutte quelle caratteristiche necessarie per essere uno dei migliori shooter sul mercato.
Popolatissimi i server di gioco multiplayer, ma altrettanto oneroso è lo spazio necessario per l’installazione, stiamo parlando di circa 102GB – che tra l’altro devono essere scaricati dall’etere –
Quindi, se avete voglia di provare GOW4 e, ovviamente, anche un’ottima rete internet, potete provare a scaricare il gioco dall’ app store Microsoft o dalla vostra Xbox.




Xbox Scorpio: più RAM per gli sviluppatori

Manca davvero poco all’apertura dell’E3 che probabilmente vedrà Microsoft tra le protagoniste indiscusse di quest’anno. In questi ultimi giorni le notizie su Xbox Scorpio, la nuova console, si sono susseguite freneticamente e probabilmente continuerà a essere così fino alla presentazione ufficiale.
L’ultima news riguarda l’utilizzo della RAM che, come già sappiamo, consta di 12GB di memoria DDR5, di cui 3GB riservati esclusivamente al Sistema Operativo, tranne per il Dev Kit, riservato agli sviluppatori, il quale, come annunciato su Twitter dal Corporate VP di Xbox, Mike Ybarra, adesso avrà a disposizione 1GB in più da utilizzare per lo sviluppo dei nuovi giochi. Questo – sempre secondo Ybarra – porterà ad un miglioramento sostanziale della qualità generale oltre che a “condividere la migliore versione del loro gioco” da parte dei producer.




Xbox Scorpio: messaggi nascosti all’interno del teaser?

Dopo il rilascio dei teaser di Xbox Scorpio da parte di Microsoft, alcuni utenti più attenti hanno notato dei codici molto strani.
Durante una scena, accanto alla ruota panoramica si può notare la scritta “6 > 4“, il che ha fatto ipotizzare che si riferisca alla maggiore potenza di Xbox Scorpio rispetto PS4 Pro in teraflop: Scorpio ha, infatti, una potenza di 6 Teraflop, mentre PS4 Pro di 4,12.

Un altro codice si può vedere durante la scena del concerto: “X10S101-317“. Le ultime 6 cifre (101317) potrebbero indicare la data di lancio della console (13/10/17, 13 ottobre 2017: ricordiamo infatti che negli Stati Uniti nelle date si indica prima il mese, poi il giorno e infine l’anno), mentre i primi 4 caratteri, X10S, potrebbero essere una sigla per Xbox 2 Scorpio: la “X” starebbe, infatti, per “Xbox”, il “10” sarebbe in realtà un binario che corrisponderebbe al “2” e la “S” indicherebbe “Scorpio”.

Oppure copiando e incollando l’intero codice su Google Immagini si potrà avere il seguente risultato:

Possibile che il prezzo di lancio di Scorpio potrà realmente ammontare a meno di 400€? Lo scopriremo solamente seguendo la conferenza che Microsoft terrà all’E3 di Los Angeles l’11 giugno alle ore 23 italiane, conferenza che seguiremo e commenteremo in live su Twitch.




Xbox Scorpio: spuntano teaser (e un probabile logo)

Sul sito web dell’European Union Intellectual Property Office è stato registrato da Microsoft un nuovo marchio, raffigurante una semplice “S” spezzata. Che sia il nuovo logo di Xbox Scorpio? Sarebbe anomalo pensare che Scorpio sia il nome definitivo della nuova console, ma il nome di questa potrebbe comunque condividere la stessa iniziale.

Nel frattempo, sono stati rilasciati i primi teaser trailer di Xbox Project Scorpio, pillole di marketing per preparare il terreno all’E3. Non sono stati rilasciati su alcun canale ufficiale, il primo leak pare provenire dal canale Twitter di AllGamesDelta che pare averli pubblicati per prima. Di seguito un video che raccoglie tutti e 3 i teaser:




Prey – Ottimo Direi

Dopo aver giocato e recensito il primo Prey, datato 2006, abbiamo messo le mani su l’ultima fatica di Bethesda che, dopo abbandonato lo sviluppo di Prey 2, si è lanciata verso un totale reboot del franchise. Il nuovo Prey è un opera complessa e ricca di sfaccettature. Vediamo assieme quali sono i suoi pregi e i suoi difetti.

Total recall

Il mondo come lo conosciamo è fondamentalmente diverso: ci troviamo infatti in una timeline alternativa dove, nel 1963, J.F. Kennedy è riuscito a sfuggire all’attentato di Dallas e ad avviare così una massiccia corsa verso lo spazio. Per questo nel 2032, anno in cui sono ambientate le vicende raccontate nel gioco, siamo su Talos I, una gigantesca stazione spaziale in orbita intorno la Luna, dove le più grandi menti scientifiche sono riunite per portare l’umanità su un livello più alto. Talos I per certi versi potrebbe ricordarvi la Rapture di Bioshock e le somiglianze di certo non si fermano qui: Prey prende infatti spunto da diversi capolavori – videoludici e non – di genere fantascientifico ma, ciò nonostante, riesce a serbare una sua identità, creando una trama avvolgente, ben strutturata e ricca di colpi di scena da maestro.
Proprio la corsa allo spazio ha attirato l’attenzione dei Typhon, una razza aliena avanzata con in dote diversi poteri. Dal loro studio si arriverà alla creazione delle Neuromod, oggetti che permettono a chiunque di acquisire qualunque abilità, se sprovvista, e che ovviamente avranno un grosso peso all’interno del gioco. Ma qualcosa durante i test va storto, e Talos I diventerà vero e proprio palcoscenico della prima invasione aliena.
Toccherà a Morgan Yu trovare la soluzione al problema.
Nulla è ciò che sembra e proprio grazie alla sceneggiatura di Chris Avellone, famoso per aver contribuito alla creazione di Fallout 2 e, soprattutto, di Planetscape: Torment (e al momento al lavoro su System Shock 3), Prey diventerà un bellissimo concentrato di storie personali che si integreranno perfettamente al plot principale, come tanti pezzi di puzzle atti a regalare un finale appropriato a ogni percorso intrapreso. Proprio un punto forte del titolo – e non è cosa da poco – è il coinvolgimento generale: tutto ciò che vediamo e sentiamo è in perfetta armonia e addirittura gli audiolog che, non solo hanno rilevanza ai fini narrativi, ma sono anche molto interessanti, veridici e intrecciati tra loro. È uno dei pochi titoli che spingono ad approfondire e soprattutto rigiocarlo visto, come detto, la presenza di finali multipli che non saranno mai banali.
Siamo abituati a vedere le scelte magari con un cambiamento di colore in una linea di dialogo o gesti ancora più palesi. Qui no, ed è proprio questo a conferire a Prey quel qualcosa in più dal punto di vista narrativo: siamo liberi, soggetti pensanti in grado di usufruire del libero arbitrio, al punto che anche elementi che potrebbero non sembrare importanti – magari inerenti al puro gameplay e al vostro stile di gioco – influenzeranno il corso della storia.

Chi e cosa sono io?

Prey è un titolo complesso sotto diversi aspetti, non solo per una trama stratificata, ma anche per un gameplay ben strutturato e che probabilmente avrà pochi rivali nel corso di quest’anno. Tutto è stato studiato nei minimi dettagli, a cominciare dal level design, tra i migliori visti negli ultimi anni, dove ogni ambiente è ricco di percorsi diversi, ricordando per certi versi i recenti Deus Ex. Possiamo dire che tutto ciò che troviamo in Prey può essere espresso in una sola parola: libertà.
Possiamo approcciare le situazioni come meglio vogliamo, decidere se essere elusivi o andare spediti verso l’obbiettivo, sfruttare l’ambiente per mimetizzarci, nasconderci o addirittura attaccare i nemici e tanto altro. Tutto ciò aumenta non poco il livello di immedesimazione, permettendo non solo di conformare ulteriormente il gameplay alla narrazione ma anche il nostro tipo di approccio, e soprattutto la nostra capacità d’adattamento. Come da titolo, infatti, saremo una costante preda dei Typhon, la razza aliena che sembra aver preso possesso di Talos I, diversi tra loro per tipologia e poteri a cominciare dai Mimic, che possono prendere le sembianze di qualunque oggetto poiché di massa simile. Questo significa che potenzialmente la maggior parte degli oggetti potrà attaccarci, aumentando le possibilità di un attacco cardiaco per lo spavento. Come se non bastasse vi sono gli Spettri, Typhon che hanno preso possesso di esseri umani inconsapevoli, di diversa tipologia e con punti di forza e deboli ben precisi. È da qui che ha inizio la profondità del gameplay di Prey: ogni nemico è infatti scannerizzabile attraverso lo Psicoscopio, permettendoci non solo di studiare il nostro obbiettivo e, di conseguenza, di capire come approcciarlo, ma anche di sbloccare diversi poteri alieni che potremo apprendere grazie alle Neuromod, molto simili per funzione ai plasmidi di Bioshock.
Anche qui si apre un enorme ventaglio di possibilità: lo schema dei poteri è suddiviso in sei sezioni, dove i primi tre raffigurano poteri che potremmo definire classici, come la possibilità di spostare via via oggetti più pesanti, potenziare la salute, la tuta e così via. La parte più interessante riguarda però le potenzialità aliene, grazie alle quali potremo utilizzare i poteri dei nostri antagonisti: onde psichiche, vortici elettrici e di fuoco e addirittura prendere le sembianze di alcuni oggetti come fanno i Mimic. Sbloccare tutte le abilità in una sola run è praticamente impossibile, per cui servirà scegliere con attenzione quale skill sarà in grado di adattarsi al nostro stile di gioco.
Ma in Prey nemmeno il potenziamento del personaggio renderà le cose più facili: innanzitutto, più poteri dei Typhon utilizzeremo, maggiore sarà la probabilità che i sistemi di sicurezza di Talos I ci prendano di mira scambiandoci per per uno di loro. Sarà dunque indispensabile fare attenzione anche a questo aspetto, poiché il gioco non è per nulla semplice: poche munizioni, pochi medikit e nemici estremamente reattivi e cattivi scoraggiano un approccio alla Doom, per cui bisognerà esplorare a fondo la stazione se si vuole sopravvivere. L’esplorazione è direttamente correlata al geniale sistema di crafting, perfettamente contestualizzato, che richiederà la raccolta di materiali diversi, il loro compattamento attraverso dispositivi di riciclo e infine il loro assemblaggio in un altro macchinario per poter creare ciò che serve, ma solo se prima abbiamo trovato gli appositi schemi di realizzazione.
Prey è dunque un RPG in tutto e per tutto, che prende il meglio dai capisaldi del genere e li mescola sapientemente in qualcosa di unico e completo sotto tutti i punti di vista, a parte le fasi incentrate sulle sparatorie: è proprio l’aspetto shooting il punto dolente del titolo, a volte macchinoso e impreciso e davvero frustrante in alcune situazioni. I movimenti non risultano fluidi e davanti a un nemico estremamente rapido usare i proiettili può diventare inutile. Ma come detto ci sono tante strade, e in una di queste è previsto l’utilizzo dell’arma iconica del gioco, il Cannone Gloo, un vero e proprio fucile spara-colla che ci sarà davvero utile in diverse situazioni, come quando dovremo immobilizzare temporaneamente i nemici, assorbire incendi e addirittura costruire muri o scale per arrivare in zone altrimenti inaccessibili. Insomma, quelli di Arkane Studios hanno veramente pensato a tutto e, se aggiungiamo il fatto che è possibile potenziare armi e torrette, riparare oggetti guasti e interagire con la maggior parte degli oggetti di scena, non immagino davvero quale lavoro migliore potremmo aspettarci per quest’anno in questa tipologia di titoli.

È bello ciò che piace

In mezzo a tutte queste vette d’eccellenza, la parte che fa meno strabuzzare gli occhi è il comparto tecnico che, pur utilizzando il CryEngine, fatica a regalare il cosiddetto “effetto wow”. Nonostante la buona modellazione di oggetti, personaggi e scenari, tutto è un po’ sporcato da texture e shader a volte a bassa risoluzione e luci ed ombre in qualche caso imprecise. Fortunatamente, il motore grafico – che ha fatto le gioie di Crytek – fa un buon lavoro sui particellari: fiamme, scintille, scariche elettriche e persino l’acqua sono ben rese mitigando così le sensazioni provenienti dallo schermo.
Ma a mitigare ancor di più, se non addirittura a far chiudere un occhio su alcune deficienze, è il comparto artistico che, prendendo spunto da quanto visto nei due Dishonored, gode di un sapiente uso di filtri particolari e di colori che rendono il tutto simile a un dipinto a olio, cosa che aiuta molto a non focalizzarsi sui dettagli di minor valore. Proprio questa direzione artistica è in grado di regalarci scorci mozzafiato, grazie anche al miscuglio di elementi diversi, dall’Art déco al Retrofuturismo che, come in Bioshock, rendono Prey un titolo memorabile per gli anni a venire. Anche i nemici sono davvero ben realizzati e, se è vero che siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni, i Typhon sono probabilmente fatti della stessa materia di cui sono fatti gli incubi: ombre in perenne movimento accompagnate da suoni sinistri che nel contesto risultano davvero suggestivi.
Un ulteriore elemento distintivo è poi il comparto audio: nel corso dell’avventura saremo per lo più accompagnati dai rumori all’interno della stazione spaziale con una bella distinzione tra le zone in assenza di gravità, quelle in cui è presente e lo spazio aperto. Tutto è campionato con dovizia, anche nella realizzazione dei suoni prodotti dai Typhon nelle loro varie connotazioni.
Ovviamente non mancano le musiche, soprattutto d’accompagnamento, in stile stile retrofuturistico con una punta di post-rock, perfette per introdurci in determinate sezioni o per enfatizzare i momenti più concitati. La colonna sonora è stata affidata a Mick Gordon, già compositore per Bethesda delle OST di Doom e Wolfenstein: the new order. 
Anche il doppiaggio, infine, completamente in italiano – così come tutta la parte testuale – risulta ben realizzato, ben recitato e, soprattutto, studiato con le giuste tonalità nei momenti adatti. Questo fa la differenza soprattutto negli audiolog, davvero piacevoli da ascoltare e che soprattutto invogliano il giocatore ad approfondire non solo il plot principale, ma anche le storie personali dell’equipaggio di Talos I.

Commento finale

Prey è un titolo riuscito in quasi tutti i suoi aspetti: Arkane Studios è riuscita a trasportarci nei meandri di Talos I come se ci avesse portato al cinema a vedere un gran film di fantascienza. Titoli come Bioshock, Half Life, System Shock, Total Recall, Dishonored e tanti altri sono presenti in questo lavoro Bethesda amalgamato in modo sontuoso e che, come dicevamo, conserva una propria, forte identità.
Peccato solo per una fase di shooting poco accurata e per un impianto tecnico non all’altezza di altre produzioni tripla A, difetti che non minano comunque un’esperienza assolutamente positiva.
Questo Prey risulta forse un titolo meno “unico” dell’originale, ma è di certo un’avventura che difficilmente troverà concorrenti all’altezza tra quelli di quest’anno e che probabilmente sarà ricordato come uno dei migliori giochi di questa stagione.




Presentato FIFA 18

Come annunciato ieri, oggi è stato il giorno del reveal di FIFA 18, titolo calcistico Electronic Arts, ormai con una storia trentennale.
Il focus principale è su Cristiano Ronaldo, protagonista della stagione stellare del Real Madrid, che sarà il testimonial del titolo, oltre ad aver dato un grosso aiuto agli sviluppatori, in uno studio mobile EA Motion Capture a Madrid, per introdurre le novità che vedremo il 10 giugno, in una presentazione ancor più corposa.
Nonostante il cambio di partnership, passata da Xbox a Sony, su entrambe le console saranno disponibili diversi pacchetti come FIFA Ultimate Team Icons che aggiunge i calciatori che più hanno fatto la storia oltre all’accesso anticipato per chi preordinerà il gioco.
Infine, giungono notizie anche sulla versione per Nintendo Switch, la quale sarà sviluppata da EA Vancouver, avrà caratteristiche esclusive ma non si avvarrà del Frostbite Engine per limitazioni hardware, dunque sarà alla pari delle versioni PS3 e Xbox 360 che fanno il loro ritorno in campo.
Ufficializzata anche la data di uscita: 29 Settembre in tutto il mondo su Xbox One, Playstation 4, Nintendo Switch e PC.

Dunque attendiamo l’EA Play, la conferenza pre-E3 organizzata da Electronic Arts – il 10 giugno alle 21:00 ora italiana – per scoprire ulteriori novità.




In arrivo FIFA18

Dopo la presentazione di Pro Evolution Soccer 2018, domani toccherà al titolo Electronic Arts mostrare le sue novità.
Il primo trailer sarà pubblicato direttamente sul canale YouTube dedicato, accompagnato da un comunicato che elencherà le principali novità del titolo già al suo secondo anno di utilizzo del motore grafico Frostbite Engine.
Nonostante alla presentazione manchino ancora alcune ore sappiamo già qualcosa: grazie all’esperienza maturata con Battlefield 1 avremo certamente delle migliorie grafiche, la telecronaca sarà molto più ricca e varia e infine, abbiamo conferma che la modalità “Il viaggio” godrà di ulteriori implementazioni.




Destiny: stop agli aggiornamenti

L’ultimo settimanale di casa Bungie ha affrontato la questione dei futuri aggiornamenti che avrà Destiny anche dopo l’uscita del secondo capitolo e dopo l’Era del Trionfo, ultimo evento del suo genere. Destiny non riceverà altri aggiornamenti né ci dovrebbero essere altri eventi, anche se molti giocatori aspettano il rilascio di un nuovo update per il bilancio delle armi, viste le lamentele dei giocatori sul nuovo meta del PvP, ma il direttore della community David “DeeJ” Dague ha affrontato questo argomento, dicendo:

«Nel nostro costante monitoraggio della community, abbiamo sentito molti di voi chiedere se l’attuale sandbox avrà un altro aggiornamento. Il nostro unico focus in questo momento è Destiny 2. Tutte le mani di casa Bungie sono indaffarate a rendere Destiny 2 un seguito degno per la community. Abbiamo in programma una Beta per quest’estate che richiede la nostra attenzione. Quest’autunno daremo inizio a un nuovo ciclo di aggiornamenti continui per un nuovissimo gioco che crediamo sia la risposta a tutti i vostri commenti e suggerimenti dal lancio dell’originale Destiny. Speriamo che percepiate quanto il vostro feedback sarà importante per noi quando metterete le mani su Destiny2. Come al solito, vi ringraziamo per le vostre opinioni che ci aiutano a creare giochi migliori.»

Questo significa che tutti i feedback che verranno inviati saranno implementati in Destiny 2. Quindi, ancora una volta, Bungie ascolterà le lamentele e i consigli della community e li metterà in pratica con Destiny 2.
La beta si avrà quest’estate, con data ancora da decidere, ma Bungie sarà presente all’E3 e probabilmente avremo più informazioni.
La data di lancio di Destiny 2 è prevista per l’8 settembre e il titolo uscirà per PS4, Xbox One e PC, sulla piattaforma di Blizzard, Battle.net.
Passate con noi questo E3, saremo in live su Twitch per seguire in diretta tutte le conferenze e rimanere sempre aggiornati.




PES 2018: primissimi dettagli

Da pochi giorni sono apparse online nuove informazioni riguardanti Pro Evolution Soccer 2018. Il titolo vedrà l’introduzione di nuove funzioni, dai dribbling strategici alla funzione Real Touch+ – che renderà possibile al giocatore reagire con ogni parte del corpo consentita (petto, gambe, testa) alla ricezione della palla con un passaggio controllato che varierà in relazione ovviamente al modo (velocità, altezza, etc…) con cui arriverà il pallone – fino al nuovo sistema REAL Capture, grazie al quale si potrà gestire l’illuminazione negli incontri in maniera più realistica, sia di giorno sia di notte. Verranno introdotti nuovi menù e immagini reali del giocatore, sarà possibile competere con la Lega PES in nuove modalità – tra cui myClub – verrà aggiunta una modalità dedicata al gioco co-op, saranno introdotti match di selezione casuale, ci saranno nuovi tornei pre-stagionali, un miglior sistema di trasferimento e ci saranno varie migliorie grafiche che andranno dalle espressioni facciali ai movimenti del corpo. Sul piano grafico, gli sviluppatori promettono un’esperienza più coinvolgente dal punto di vista televisivo: saranno, infatti, presenti interviste pre-partita e immagini provenienti dallo spogliatoio come quelle dei match reali.Sono disponibili due bundle di pre-ordine: il primo includerà due agenti partner Premium per myClub, UCL Agent per myClub e un agente esclusivo per myClub, nonché il contenuto bonus di myClub: 4x agenti iniziali, 1x un partner del club e 10.000 GP x 10 settimane .Il secondo bundle di pre-ordine, FC Barcelona Edition, comprenderà invece 1x FCB agente speciale, 1x FCB un agente leggendario speciale, 1.000 monete myClub e contenuti esclusivi che saranno annunciati al più presto.
L’uscita del secondo bundle è al momento prevista per il 12 settembre in Nord America e il 14 Settembre in altri continenti.




Need For Speed Payback: tutti i dettagli

Come già annunciato oggi è stato il giorno della presentazione del nuovo Need for speed, denominato per l’occasione Payback. Gli si potrebbe tranquillamente affibbiare la denominazione “Playback”, in quanto sembra un ritorno alle origini del franchise sotto molti aspetti.

Ritorno al passato

Partiamo subito dal single player che, per la prima volta dopo tanti anni, sarà completamente giocabile offline, e che offrirù qualcosa di molto vicino a quanto visto in Need for speed: The Run, in cui la trama aveva un forte peso all’interno del gioco. A dire il vero, la qualità delle sceneggiature presentata in questi anni – non solo nei videogiochi ma anche nel lungometraggio – non lascia di certo ben sperare: stando a quanto si vede dal trailer ci si ritroverà in mezzo alle solite crew, ai soliti tradimenti e alle solite vendette. Per lo meno la spettacolarizzazione sarà un punto focale grazie all’utilizzo, come sembra, di molte e lunghe cutscene ricreate direttamente con il motore di gioco, il celeberrimo Frostbite Engine, divenuto il centro della galassia EA.
Saranno tante le missioni a disposizione, tutte ambientate a Fortune Valley, dove potremo impersonare tre personaggi differenti ma uniti da un singolo obbiettivo: vendicarsi de La Loggia, una pericolosa organizzazione che controlla i casinò della città, i criminali e le forze di polizia.

Pimp my ride

Da tempo i fan chiedono a Electronic Arts un ritorno alla personalizzazione completa del mezzo come in Need for speed Carbon, dove le modifiche alle vetture erano davvero minuziose.
Nei diversi titoli usciti da allora non si è mai raggiunto quel livello: alcuni episodi erano addirittura sprovvisti di questa feature. Payback porterà finalmente a compimento questa richiesta, che sicuramente non sarà ai livelli di Carbon, ma che continua un percorso portato avanti dall’ultimo Need for Speed: non solo sarà possibile personalizzare le auto sia meccanicamente che esteticamente, ma sarà possibile anche ricostruirle grazie al ritrovamento di alcuni rottami sparsi per tutta la mappa, un po’ come avveniva con The Crew o Forza Horizon, ma qui su un altro livello.
Anche il parco auto sarà vasto, arricchito da cinque tipologie di veicoli, di cui una probabilmente dedicata a vetture fuoristrada.

Un quarto di miglio alla volta

Ritornano inoltre i classici must della serie: mappa enorme – forse la più grande mai vista in un NFS – completamente esplorabile in cui cimentarsi in diverse prove secondarie, sia online che offline.
Fanno il loro ingresso anche delle vere e proprie scommesse tra i vari utenti, dove sarà possibile giocarsi i propri crediti (non è chiaro se sarà possibile mettere in palio le proprie auto) lanciandosi in una gara dove si potrà moltiplicare il contenuto del proprio portafoglio o rischiare di perdere tutto. Queste gare – così come la campagna principale – saranno contornate dal ritorno in grande stile della polizia con i suoi diversi gradi di pattugliamento e inseguimento atte a rendere il tutto più spettacolare possibile. Già dal trailer è possibile vedere un buon lavoro da questo punto di vista soprattutto dal comparto grafico con ottima mole poligonale, dettagli delle auto ai massimi livelli e ottimo comparto luci.

Come al solito arriveranno anche diverse versioni del titolo come la Deluxe edition che permetterà di avere il gioco ben tre giorni prima la data d’uscita, personalizzazioni esclusive e il Platinum car pack contenente cinque auto personalizzate per il lancio.
Ci aspettiamo altre novità all’E3 di Los Angeles, soprattutto dei gameplay in modo da cominciare a saggiare le novità di un titolo che ha preso un anno di pausa per essere sviluppato al meglio.
Need for Speed Payback sarà disponibile su Playstation 4, Xbox one e PC a partire dal 10 Novembre 2017.