Reportage

Milan Games Week 2017

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La Milan Games Week porta a casa anche quest’anno ottimi numeri: spostatosi a Rho Fiera, l’evento ha offerto molto più spazio per i numerosi espositori e una più efficiente gestione dell’affluenza, che anche per questa edizione registra picchi davvero ragguardevoli. Circa 148.000 i partecipanti che hanno animato la manifestazione, dividendosi tra grossi developer, sviluppatori indie, retrogaming, youtuber, esport e cosplay che hanno fatto della 2017 un’edizione adatta a tutti i palati. Fra le principali attrattive della fiera, anche quest’anno non poteva mancare il guru, e stavolta è stato il turno di Tim Schafer. L’autore di Day of The Tentacle, Full Throttle e Grim Fandango è stato infatti oggetto di tributo e attrattiva per i numerosi fan delle sue vecchie avventure grafiche, ma non ha perso occasione per parlare dell’ultimo titolo targato Double Fine, Psychonauts in the Rhombus of Ruin:

I videogiochi continuano con i grossi sviluppatori: non mancano gli stand dei leader del mercato nelle console, da Xbox, in cui primeggiano i motoristici e la nuova Xbox One X, a Playstation, con numerose demo giocabili e simulazioni, fino a Nintendo, che mette in mostra le sue migliori IP, tutte tranne una: Mario+Rabbids: Kingdom Battle è infatti appannaggio dello stand di Ubisoft, nel quale abbiamo sentito alcuni protagonisti del successo di un gioco nato dal duro lavoro della sede milanese:

Ma non erano ovviamente presenti soltanto sviluppatori stranieri: ampio spazio è stato dato agli italiani, e fra questi ha avuto riscontri molto positivi lo stand di Remothered: Tormented Fathers, titolo sviluppato da Darril Arts e Stormind Games che ha colto l’occasione della Milan Games Week per annunciare l’Early Access:

Infine, spazio anche ai developer indipendenti: ben 56 i giochi presenti allo stand curato da AESVI, titoli di ogni genere tra i quali è stato possibile provare i più promettenti giochi del panorama indie italiano guidati dai game developer che li hanno realizzati:

Una Milan Games Week dunque in crescita con un ventaglio d’offerta vastissimo in ogni campo dell’intrattenimento, un segno che fa ben sperare in una crescita di un settore che, con un maggior supporto in termini di fondi e incentivi, può allinearsi al livello di paesi del resto del mondo che si trovano già ben più avanti. Del resto, in Italia, la creatività non manca.

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